Organizzare un baby shower? A prima vista sembra facile: prendi qualche palloncino, una torta a tema, chiami le amiche più care ed è fatta.
Sbagliato!
La verità è che un baby shower è un campo minato. È un delicato equilibrio tra aspettative sociali, emozioni a fior di pelle e potenziali gaffe colossali.
Mentre la futura mamma sorride nervosamente, c’è sempre il rischio di proporre un gioco imbarazzante, invitare la persona sbagliata o, semplicemente, farla stancare a morte.
La maggior parte delle guide online si concentra su COSA fare: “I 10 temi più belli”, “Le ricette per il buffet”.
Questo articolo fa l’opposto. Un piccolo contro-manuale di sopravvivenza per amiche, sorelle e organizzatrici che vogliono davvero far star bene la futura mamma
(e non solo spuntare una checklist Pinterest).
Contenuti dell’articolo:
- Errore 1: Scegliere la data sbagliata (Troppo tardi!)
- Errore 2: Sbagliare la lista invitati (Invitare “nemici” e sconosciuti)
- Errore 3: Imporre giochi “obbligatori” che mettono in imbarazzo
- Errore 4: Dimenticarsi del cibo (e delle restrizioni della mamma)
- Errore 5: L’infinita (e noiosa) apertura dei regali
- Errore 6: Dimenticarsi della festeggiata (e concentrarsi solo sul bambino)
- Errore 7: Creare pressione sui regali (o non gestire affatto la lista)
- Oltre gli Errori: 3 consigli “bonus” per un Baby Shower Davvero Moderno
- Conclusioni: La Festa è (e sarà sempre) per Lei
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Errore 1: Scegliere la data sbagliata (Troppo tardi!)
“Facciamolo all’ultimo, così è più vicina al parto! Sarà più emozionante!”
Questa è una delle frasi più comuni, ed è un errore gravissimo.
Il problema: Organizzare il baby shower a ridosso della data presunta del parto
(magari alla 37esima o 38esima settimana).
La realtà: Nell’ultimo mese di gravidanza, la futura mamma è quasi sempre:
- Esausta: Fisicamente e mentalmente.
- Gonfia: Le caviglie sono un lontano ricordo.
- Ansiosa: Il pensiero del parto imminente è costante.
- A rischio “anticipo”: Il bambino potrebbe decidere di arrivare prima, facendo saltare la festa.
Non ha nessuna voglia di socializzare per tre ore, indossare un vestito carino e fingere energia che non ha.
Vuole solo stare sul divano in pigiama.
Organizzare la festa così tardi è una gentilezza solo in apparenza, ma in realtà è uno stress enorme per lei.
La soluzione (il “periodo d’oro”): Il momento perfetto per un baby shower è tra la
28esima e la 34esima settimana (ovvero nel settimo o all’inizio dell’ottavo mese).
Utilizza questo tools per calcolare la data precisa della gravidanza.
In questo periodo, la mamma ha un bel pancione evidente (perfetto per le foto),
si sente ancora relativamente energica e non c’è l’ansia opprimente del parto imminente.
Errore 2: Sbagliare la lista invitati (Invitare “nemici” e sconosciuti)
Sembra un dettaglio amministrativo, ma la lista invitati è la vera chiave di volta della festa.
Il problema: Spesso chi organizza (l’amica, la sorella, la suocera) ragiona “per obbligo”.
Si sente in dovere di invitare la collega di scrivania che la mamma sopporta a malapena, la zia ipercritica che farà commenti sul peso,
o la vicina di casa impicciona “perché altrimenti ci resta male”.
La realtà: La futura mamma è (spesso) stanca, emotiva, ormonale e fisicamente vulnerabile.
L’ultima cosa che desidera è dover gestire lo stress sociale e la diplomazia.
Non vuole passare il pomeriggio a fare conversazione di cortesia con persone che non farebbero parte della sua “tribù” di supporto.
Questa non è una cerimonia di stato o un matrimonio. È una celebrazione intima.
La regola d’oro: Prima di aggiungere un nome, chiedi (o chiediti):
“La futura mamma uscirebbe volentieri a pranzo da sola con questa persona?”
Se la risposta è no, quella persona non deve essere invitata.
Meglio 10 ospiti “giusti” che 30 “sbagliati”.
Errore 3: Imporre giochi “obbligatori” che mettono in imbarazzo
Uno dei tasti più dolenti: i giochi.
“Indovina la circonferenza del pancione” (con lo spago), “Assaggia la pappa” (bendata), “Il pannolino sporco” (riempito di Nutella).
Questi sono i grandi cliché dei baby shower, tramandati come un’antica e terribile leggenda.
Il problema: Obbligare gli ospiti a “performare” o, peggio, mettere la futura mamma al centro di attività fisiche crea un’atmosfera tesa e artificiale.
La realtà: La mamma si sente già osservata, giudicata e spesso a disagio con un corpo che cambia rapidamente.
Non ha davvero bisogno che 15 persone la fissino mentre cercano di indovinare quanto misura la sua pancia.
Per molte persone, questi giochi sono semplicemente fonte di imbarazzo, non di divertimento.
L’alternativa: Il Baby Shower per Mamme Introverse (o che odiano i cliché)
Se la futura mamma è una persona riservata, o semplicemente se volete evitare l’imbarazzo collettivo, l’obiettivo deve cambiare:
sostituite i “giochi” con “attività significative”.
Il focus si sposta dalla competizione alla connessione. Ecco alcune alternative che funzionano sempre:
La Stazione “Decora il Body” (o il bavaglino): Mettete a disposizione body bianchi di cotone (taglie 3-6 mesi, sono più utili) e pennarelli atossici per tessuti.
Ogni invitato può disegnare qualcosa o scrivere un augurio. È un’attività rilassante, crea ricordi utili e rompe il ghiaccio.
La Scatola dei Consigli e degli Auguri: Preparate dei bei bigliettini e penne.
Ogni ospite può scrivere un consiglio sincero (o divertente) per i futuri genitori, oppure un augurio per il bambino.
Verranno poi raccolti in una scatola decorata e letti in privato.
Il “Blessingway” (versione soft): È un approccio più intimo.
Invece di concentrarsi sui regali materiali, ogni invitato porta una “benedizione”: una poesia, un pensiero, un racconto di un ricordo felice,
o anche una “perla” da aggiungere a un braccialetto per la mamma.
Semplicemente… Parlare: A volte la soluzione migliore è non fare nessun gioco.
Organizzate un brunch o un tè pomeridiano elegante.
La vera festa è la conversazione e il tempo di qualità passato insieme prima del grande cambiamento.
Errore 4: Dimenticarsi del cibo (e delle restrizioni della mamma)
Ci sono due modi per sbagliare clamorosamente con il buffet:
il primo è farlo scarno, il secondo è farlo “pericoloso”.
Il problema: Organizzare la festa in orari strategici (tipo le 11:30 o le 17:00) e offrire solo cupcake e confetti.
Gli ospiti (e la mamma!) avranno fame.
L’errore ancora più grave? Allestire un meraviglioso buffet di cui la festeggiata non può toccare quasi nulla.
La realtà: Le donne incinte hanno restrizioni alimentari molto rigide per evitare rischi (come toxoplasmosi e listeriosi).
Questo significa niente:
- Salumi crudi (niente prosciutto crudo, salame, bresaola)
- Formaggi erborinati o a pasta molle fatti con latte crudo (niente gorgonzola, brie o camembert se non si è sicuri che siano pastorizzati)
- Pesce crudo o affumicato (niente sushi, niente salmone affumicato)
- Uova crude (attenzione a tiramisù, maionese fatta in casa o mousse)
- Carne cruda (niente carpaccio)
Se vuoi approfondire questo argomento delicato ti consigliamo di consultare questa guida.
La soluzione: L’intero buffet deve essere progettato per essere “gravidanza-safe”.
Via libera a pizzette, focacce, torte salate (ben cotte), salumi cotti (prosciutto cotto, mortadella),
formaggi duri o pastorizzati, verdure (lavate benissimo!).
E ricorda: chiedi sempre in anticipo non solo alla mamma, ma a tutti gli ospiti, se hanno allergie o intolleranze.
Errore 5: L’infinita (e noiosa) apertura dei regali
È il momento clou che quasi sempre si trasforma in un’agonia.
La futura mamma viene fatta sedere su una “sedia-trono”, circondata da una montagna di pacchetti.
Il problema: Quindici persone sedute in cerchio che guardano (in silenzio) la festeggiata mentre scarta lentamente 30 regali.
È un’attività passiva e incredibilmente noiosa per chiunque non sia il genitore.
La realtà: Oltre alla noia, questo rituale genera due problemi.
Stress per la mamma: Deve fingere lo stesso identico livello di entusiasmo per il decimo body, il quinto ciuccio e il regalo costoso della suocera.
Imbarazzo per gli ospiti: Mette involontariamente a confronto il valore dei regali.
Chi ha fatto un pensiero più piccolo può sentirsi a disagio.
La soluzione (brillante): Si chiama “Display Shower”.
Chiedi gentilmente agli invitati (già nell’invito) di portare i regali già scartati o in confezioni trasparenti (magari solo con un bel nastro).
Allestisci un “Tavolo dei Regali” dove vengono semplicemente appoggiati ed esposti.
I vantaggi sono enormi:
- Gli ospiti possono guardarli liberamente durante la festa, mentre chiacchierano e mangiano.
- Si risparmia un’ora intera di tempo.
- La mamma può ringraziare tutti collettivamente alla fine, senza la pressione della “performance da scartamento”.
Errore 6: Dimenticarsi della festeggiata (e concentrarsi solo sul bambino)
Questo è un errore facile da commettere, quasi involontario.
Si chiama “baby” shower, giusto? Quindi è logico che tutto ruoti attorno al bambino.
Il problema: Le decorazioni sono a tema “bambino”.
I giochi (se ci sono) sono sul “bambino”.
Le conversazioni virano inevitabilmente sul “bambino”.
E, soprattutto, il 99% dei regali è per il “bambino”.
La realtà: C’è una persona in quella stanza che sta attraversando la trasformazione fisica, ormonale ed emotiva più grande della sua vita:
la mamma.
Il baby shower nasce (o dovrebbe nascere) come un rito di passaggio per lei, per “inondarla” (shower) di affetto e supporto prima della grande sfida.
Dimenticarsi di celebrare lei come donna, come amica, come persona, e vederla solo come un “contenitore” per il bambino,
la fa sentire invisibile proprio nel momento in cui ha più bisogno di rassicurazioni.
La soluzione: Bilanciare il focus. Certo, si festeggia l’arrivo, ma bisogna celebrare anche la protagonista.
Un regalo “per lei”: Organizzate un regalo di gruppo solo per la mamma.
Qualcosa che le servirà dopo: un buono per un massaggio post-parto, un servizio di pulizie per il primo mese,
un abbonamento a un servizio di cibo a domicilio, una vestaglia comoda e bella per l’ospedale.
Un momento “per lei”: Dedicate un momento (magari durante il “Blessingway” di cui abbiamo parlato,
o semplicemente in un brindisi) a dire a turno cosa ammirate di lei come persona o come amica.
Chiedetele come sta: Davvero. Tra una domanda sulla cameretta e una sul nome, chiedetele come si sente lei.
Errore 7: Creare pressione sui regali (o non gestire affatto la lista)
La gestione dei regali è una danza delicata.
Ci sono due modi opposti per inciampare, ed entrambi creano imbarazzo.
Il problema (Scenario 1: L’Anarchia): “Non facciamo la lista, ognuno porta quello che si sente!”
La realtà: Questa non è gentilezza, è pigrizia organizzativa.
Risultato? La mamma riceverà 8 termometri digitali, 12 giostrine musicali identiche, 5 “torte di pannolini”
(spesso fatte con marche che non userà) e pile di vestitini taglia 0-1 mese che il bambino indosserà forse due volte.
È uno spreco di soldi per gli ospiti e un fastidio per i genitori.
Il problema (Scenario 2: La Lista “di Lusso”): Creare una lista regali che contiene solo il trio da 1.200€,
il seggiolone di design da 400€ o la culla hi-tech da 300€.
La realtà: Mette in enorme difficoltà economica gli invitati.
Chi non può permettersi quelle cifre si sentirà inadeguato, povero o costretto a uscire dalla lista,
comprando un regalo “inutile” (vedi Scenario 1).
La soluzione: La lista regali è necessaria, ma deve essere varia e accessibile.
Il modo giusto per gestirla è includere oggetti di ogni singola fascia di prezzo.
- Fascia bassa (10-20€): Ciucci specifici, biberon anticolica, un pacco di mussole, prodotti per il bagnetto.
- Fascia media (30-60€): Un set di body, un sacco nanna, un tappetino gioco.
- Fascia alta (100€+): Seggiolino auto, sdraietta, trio.
Il trucco pro: Per i regali costosi, inserite sempre l’opzione
“Contributo/Quota di gruppo” o “Buono Regalo”.
In questo modo, chi vuole può partecipare con 25€ al regalo “grande”,
sentendosi comunque parte di qualcosa di importante.
Un consiglio in più? Mescola l’utilità con l’autenticità. Invece di una lista fatta solo di prodotti industriali, valuta l’unicità dell’artigianato.
Noi di TICIHandmade, ad esempio, offriamo la possibilità di creare una lista regalo personalizzata con i nostri prodotti fatti a mano in Italia.
In questo modo, gli ospiti possono scegliere tra un’ampia gamma di pensieri unici,
dalla bavetta personalizzata o il porta ciuccio fino alla mommy bag completa, trovando l’opzione perfetta per ogni budget.
Oltre gli Errori: 3 consigli “bonus” per un Baby Shower Davvero Moderno
Ok, abbiamo visto cosa non fare. Evitare questi 7 errori ti garantirà già una festa riuscita e senza imbarazzi.
Ma se vuoi fare il passo in più, trasformando un “bel” baby shower in un evento memorabile, ecco come.
Prima di tutto, ecco il promemoria anti-errore (la nostra checklist super-rapida):
- Timing Perfetto: Organizza tra il 7° e l’8° mese.
- Qualità, non quantità: Invita solo la “tribù” di supporto della mamma.
- Sì attività, No imbarazzo: Sostituisci i giochi forzati con attività collaborative (es. decora-body, scatola dei consigli).
- Buffet “Gravidanza-Safe”: Niente cibi a rischio e opzioni per tutti.
- Regali in Mostra (No Apertura): Opta per il “Display Shower” (regali già scartati) per risparmiare tempo ed evitare la noia
- Lista Regali Varia: Dalle mussole (10€) al trio (con opzione “quota di gruppo”).
- Focus sulla Mamma: Non dimenticare un pensiero o un momento solo per lei.
Ora, vediamo come rendere la festa ancora più speciale.
Consiglio bonus 1: Organizza un Evento Sostenibile (Green & Chic)
Un baby shower tradizionale può produrre una quantità enorme di rifiuti: piatti di plastica, tonnellate di palloncini, decorazioni usa-e-getta.
Un approccio “green” non è solo più responsabile, ma spesso è anche molto più elegante.
Basta “Usa e Getta”: Dimentica piatti e bicchieri di carta a tema orsetto.
Usa le stoviglie vere (quelle di casa o, se siete in tanti, noleggiale). L’impatto visivo è immediatamente più raffinato.
Decorazioni Naturali: Invece di acquistare festoni di plastica, usa fiori freschi (o secchi), piante in vaso (che poi possono essere regalate come bomboniera), ghirlande di stoffa o juta.
Bomboniere “Vive” o Utili: L’oggetto che prende polvere non serve a nessuno.
Pensa a bomboniere green: semi da piantare (“Guarda crescere l’amore”), piccole piante grasse, saponette artigianali, vasetti di miele locale o marmellata fatta in casa.
Visita la sezione di etsy per ottenere idee e ispirazioni.
Consiglio bonus 2: Svecchia la Tradizione, Rendi la Festa Inclusiva
L’idea del baby shower come un “conclave di sole donne” è superata.
Il mondo è cambiato, i papà sono più coinvolti che mai e le coppie condividono le amicizie.
Invita i Papà (e le Coppie): Si chiama “Co-Ed Shower” (o “Jack & Jill” negli USA) ed è una festa mista.
Includere il futuro papà, gli amici maschi e le altre coppie di amici trasforma l’evento da un “tè pomeridiano” a una vera festa di famiglia.
Cambia il Tema: Se la festa è mista, forse il tema “principesse e unicorni” non è l’ideale.
Pensa a temi più neutri che piacciono a tutti: un “Baby-Q” (un barbecue in giardino), un brunch rilassato, un tema “Avventura” o “Viaggio” (es. “La nostra prossima avventura”).
Attività di Squadra: Se vuoi comunque fare delle attività, rendile di coppia o di squadra (es. un quiz “Mamma vs Papà” sulla genitorialità).
Consiglio bonus 3: Gestisci il Budget (Senza rovinarti e senza gaffe)
Parliamo di soldi. Organizzare un baby shower può costare molto.
Ecco come gestire il budget in modo intelligente ed elegante.
Chi paga? L’etichetta è chiara: pagano gli organizzatori (le amiche, le sorelle), mai la futura mamma.
È anche considerato di cattivo gusto chiedere una “quota” di partecipazione agli invitati, che portano già il regalo.
Dividi i Compiti (e i Costi): Se siete un gruppo di organizzatrici, il modo migliore per spalmare i costi è dividere le responsabilità.
Esempio: “Anna pensa al cibo salato”, “Maria al dolce e alla torta”, “Giulia alle decorazioni e alle bevande”.
È più semplice che raccogliere soldi in una “cassa comune”.
Il Fai-da-Te Intelligente: Non devi comprare tutto.
Risparmia preparando il cibo a casa invece di ordinare un catering costoso.
Usa app come Canva per creare un invito digitale bellissimo da mandare via WhatsApp (risparmiando stampa e spedizione).
Focalizza il budget su 1-2 elementi “wow” (es. una torta scenografica) e risparmia sul resto.
Conclusioni: La Festa è (e sarà sempre) per Lei
Vedi? Organizzare un baby shower memorabile non significa comprare più cose.
Significa essere più intenzionali.
Significa eliminare gli obblighi sociali, l’imbarazzo e lo spreco, per concentrarsi su ciò che conta davvero.
Che tu scelga un evento green, una festa mista o un semplice e intimo tè pomeridiano,
la regola d’oro che tiene insieme tutti questi consigli è una:
questa festa è per celebrare la futura mamma.
Falla sentire supportata, ascoltata e amata.
Sarà l’unico regalo di cui, in fondo, ha davvero bisogno.